Prezzo di Bitcoin (BTC)

Il Bitcoin (BTC) è stato la prima criptovaluta basata sulla tecnologia blockchain e utilizzabile a livello mondiale.

Proposta nel 2008 da uno sviluppatore anonimo noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, oggi il Bitcoin è ancora la criptovaluta più ampiamente accettata e scambiata al mondo.

Nakamoto ha concepito il Bitcoin come un sistema di valuta elettronica peer-to-peer che non richiedeva un’autorità centrale o un amministratore singolo. Oggi il protocollo Bitcoin viene gestito e continuamente migliorato da un team di sviluppatori globali.

 

Chi ha creato Bitcoin?

Il white paper di Bitcoin è stato pubblicato nel 2008 da un programmatore sconosciuto, con lo pseudonimo di "Satoshi Nakamoto''. Satoshi Nakamoto potrebbe essere una persona singola o un gruppo.

Nonostante la popolarità e l’ampia diffusione del Bitcoin, la vera identità di Satoshi Nakamoto è ancora avvolta nel mistero. Nel corso degli anni molti hanno affermato di essere il vero Satoshi Nakamoto, ma nessuna di queste persone è stata in grado di dimostrarlo in modo inconfutabile.

Chiunque sia, o sia stato, Nakamoto, si è impegnato al massimo per mantenere l’anonimato. Questo mistero è l’affascinante storia delle sue origini hanno contribuito ad alimentare l’interesse del Bitcoin come valuta globale.

I candidati principali sono costituiti dalle persone che erano più vicine al mondo della crittografia all’epoca della concezione di Bitcoin. Tra questi ricordiamo programmatori come Nick Szabo e, più recentemente, Hal Finney.

I miner hanno creato il blocco Genesis di Bitcoin il 3 gennaio 2009.

 

Come funziona Bitcoin?

Il network di Bitcoin è un sistema di valuta virtuale decentralizzato che opera senza avvalersi di alcuna banca centrale, autorità governativa o intermediario. Utilizza invece i concetti della crittografia, dell’informatica e della teoria dei giochi per gestire un network decentralizzato di computer distribuiti in tutto il mondo che, insieme, garantiscono l’integrità del sistema.

Questa community globale di nodi distribuiti forma il network di Bitcoin. Ciascuno di questi nodi svolge un ruolo importante per la gestione del network e la convalida delle transazioni. Dal momento che esistono diverse copie della blockchain di Bitcoin, distribuite fra più noti, non esiste un’autorità centrale che controlla la blockchain.

Chiunque nel mondo può creare un proprio nodo e partecipare alla gestione del network di Bitcoin. Ogni singolo nodo mantiene una copia della blockchain di Bitcoin, costituita da un ledger immutabile delle transazioni in criptovaluta. 

I nodi memorizzano tutte le transazioni in un ledger pubblico, noto come blockchain di Bitcoin e costituito da un database trasparente e completamente accessibile. Questo ledger digitale registra tutte le transazioni in Bitcoin, oltre ai saldi degli utenti sotto forma di output di transazione inutilizzati, o UTXO. Qualunque informazione scritta dal sistema in questo ledger diventa permanente e non può più essere modificata, ma solo aggiornata.

Quando un utente invia Bitcoin a un’altra persona, la transazione viene verificata da un network di miner, costituiti da computer incaricati di risolvere problemi matematici molto complessi. Questo processo ha soprattutto lo scopo di garantire la validità delle informazioni memorizzate nel network della blockchain. 

 

Come viene protetto il network di Bitcoin?

Come molti altri tipi di criptovalute, Bitcoin gestisce il suo network sfruttando concetti di crittografia, informatica e teoria dei giochi. 

Le due caratteristiche più importanti per la protezione del network di Bitcoin sono costituite dalle funzioni hash crittografiche e dal meccanismo di consenso Proof-of-Work.

Bitcoin utilizza il meccanismo di consenso Proof-of-Work (PoW) per convalidare le transazioni prima di eseguirne in commit definitivo nella blockchain di Bitcoin. Il meccanismo PoW richiede ai miner di generare risorse di calcolo per dimostrare il lavoro svolto al fine di verificare le transazioni sul network di blockchain. Il protocollo ricompensa i miner che dimostrano la validità di un batch di transazioni creando e assegnando nuovi Bitcoin. Questo processo di distribuzione dei nuovi Bitcoin come ricompensa per la convalida delle nuove transazioni avviene ogni 10 minuti circa.

 

Mining dei Bitcoin

Il processo di convalida delle transazioni sulla blockchain attraverso la risoluzione di problemi matematici molto complessi prende il nome di mining dei Bitcoin. 

Il mining della criptovaluta svolge un ruolo critico per garantire la sicurezza e l’integrità del network di Bitcoin. I miner utilizzano hardware e software specializzati per contendersi la possibilità di risolvere un enigma crittografico e ricevere una ricompensa in Bitcoin. Dopo aver verificato un blocco di transazioni, i miner lo aggiungono al ledger della blockchain per creare una registrazione immutabile di tutte le transazioni eseguite sul network.

Anche se la soluzione del problema può essere facilmente verificata da tutti, per trovarla sono necessarie risorse di calcolo avanzate e una notevole quantità di energia. Questo processo decentralizzato ha inoltre lo scopo di prevenire le attività fraudolente, come la "doppia spesa" delle stesse crypto. 

Con l’aumento del numero dei miner che si uniscono al network, aumenta anche la difficoltà dei problemi matematici da risolvere, pertanto diventa anche più difficile guadagnare le ricompense. 

La natura decentralizzata del ledger della blockchain contribuisce inoltre ad aumentare la sicurezza del network. I nodi sono distribuiti in tutto il mondo e ciascuno di essi conserva una copia personale del ledger. Questo aspetto è molto importante, perché garantisce l’assenza di singoli punti di errore. Anche se venisse disattivato il 99% dei nodi, basterebbe un singolo nodo per recuperare l’intera blockchain di Bitcoin.

 

Consumo energetico di Bitcoin

Il costo della decentralizzazione e della sicurezza offerte dal protocollo Bitcoin è costituito dalla potenza di calcolo e dall’energia consumate dal protocollo stesso. Questo ha destato alcune preoccupazioni sulla sostenibilità e sulla scalabilità di Bitcoin a lungo termine, anche se molti ritengono che tali fattori vengano spesso travisati.

Le apparecchiature specializzate utilizzate per il processo di mining consumano energia elettrica e l’energia utilizzata aumenta all’aumentare dei miner che si uniscono al network, perché l’incremento della potenza di hashing a disposizione del network determina anche un aumento della difficoltà dei problemi da risolvere per estrarre un blocco algoritmicamente. A sua volta, questo determina anche in incremento dei costi elettrici sostenuti dai miner.

Anche se i miner Bitcoin vengono incentivati a contenere i costi e, di conseguenza, a utilizzare fonti di energia rinnovabili, l’impatto ambientale complessivo del mining dei Bitcoin è ancora in fase di attenta valutazione.

Con il continuo aumento della domanda di Bitcoin, sta aumentando anche il numero dei miner che trovano soluzioni più sostenibili per alimentare il processo di mining, ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica e minimizzare il proprio impatto ambientale.

 

Tokenomica di Bitcoin

Per tokenomica si intende la struttura dell’ambiente economico in cui opera una criptovaluta. Determina ad esempio il numero delle unità di asset esistenti, attualmente e in futuro, e le modalità con cui tali unità entrano in circolazione nel tempo. 

I Bitcoin entrano in circolazione sotto forma di ricompensa per i miner che dimostrano la validità dei nuovi batch di transazioni. Diversamente dalle valute governative tradizionali, che possono essere create in qualsiasi momento e hanno una produzione infinita, la produzione di Bitcoin è limitata a un tetto fisso di 21 milioni di crypto. 

Un processo denominato dimezzamento dei Bitcoin riduce sistematicamente la ricompensa per i blocchi nel tempo (dimezzandola), finché tutte le unità di Bitcoin non saranno state estratte. 

Poiché non rimuove i Bitcoin dalla circolazione, questo processo non è deflazionistico, ma ogni dimezzamento riduce il numero delle nuove crypto che entrano in circolazione. Poiché le ricompense vengono dimezzate ogni quattro anni circa, si prevede che i miner estrarranno l’ultimo Bitcoin nel 2140.

 

Principio di funzionamento delle transazioni in Bitcoin

Le transazioni in Bitcoin sono costituite da un passaggio di proprietà della valuta digitale fra due parti, che non richiede la presenza di un intermediario.

Quando un utente invia Bitcoin a un altro soggetto, la transazione viene trasmessa a tutto il network di Bitcoin. I miner si contendono il diritto a verificare la transazione e ad aggiungerla alla blockchain, costituita da un ledger pubblico in cui vengono registrate tutte le transazioni in Bitcoin. Le commissioni delle transazioni in Bitcoin sono importi che vengono pagati dai mittenti ai miner. Tali commissioni hanno lo scopo di incentivare i miner a includere le transazioni del mittente nel blocco successivo della blockchain.

Quando la transazione viene convalidata da un miner, il destinatario vede i Bitcoin corrispondenti nel saldo del suo wallet digitale. Poiché le transazioni in Bitcoin sono sicure, veloci e trasparenti, costituiscono un’opzione interessante per i pagamenti transfrontalieri.

La blockchain di Bitcoin è formata da blocchi di transazioni. La dimensione dei blocchi limita il numero delle transazioni che possono essere elaborate dai miner in ciascun blocco. All’aumentare delle dimensioni dei blocchi aumenta anche il numero delle transazioni confermabili contemporaneamente dai miner. Tuttavia, l’incremento delle dimensioni dei blocchi aumenta anche la potenza di calcolo e i requisiti di storage associati all’elaborazione dei singoli blocchi.

 

Conservazione dei Bitcoin

Per inviare, ricevere o conservare i Bitcoin occorre un wallet digitale, noto anche come wallet di criptovaluta. Esistono diversi tipi di wallet di criptovaluta, ciascuno dei quali presenta vantaggi e svantaggi. Le opzioni più diffuse per i wallet di Bitcoin includono soluzioni desktop, mobili, online e hardware, ciascuna caratterizzata da funzionalità e livelli di sicurezza unici, che contribuiscono a garantire la protezione delle crypto.

Molti ritengono che i wallet desktop offrano un livello di sicurezza superiore, mentre i wallet per dispositivi mobili garantiscono maggiore praticità. La maggior parte dei wallet online è basata su cloud, mentre i wallet hardware permettono di conservare i Bitcoin offline, assicurando la massima protezione.

In generale, i wallet Bitcoin possono essere suddivisi in due categorie principali ovvero hardware e software.

 

Wallet hardware

Un wallet di criptovaluta hardware (o cold wallet) è un dispositivo fisico che consente di conservare in modo sicuro le chiavi private dell'utente. Tali chiavi private vengono utilizzate per firmare le transazioni e consentire agli utenti di spendere i Bitcoin. I wallet hardware sono considerati uno dei metodi più sicuri per la conservazione dei Bitcoin, perché rimangono quasi sempre disconnessi da Internet e pertanto risultano meno esposti agli attacchi degli hacker.

Un wallet hardware genera una chiave privata che viene memorizzata all’interno del dispositivo. Tale chiave privata o password è protetta da un PIN noto solo all'utente.

 

Wallet software

Un wallet software (o hot wallet) è un wallet digitale che memorizza i Bitcoin e le altre criptovalute più diffuse in una piattaforma software. In genere, i wallet di questo tipo sono facili da usare e possono essere scaricati gratuitamente.

Gli utenti possono accedere ai propri hot wallet software tramite computer, smartphone o tablet. I wallet software sono molto pratici, poiché consentono di accedere ai Bitcoin ovunque sia disponibile una connessione Internet. Tuttavia, poiché sono più vulnerabili agli attacchi di hacker e malware, sono meno sicuri dei wallet hardware.

 

Quali sono le principali aziende che controllano Bitcoin?

Nell’aprile 2023 le principali società controllanti di Bitcoin erano MicroStrategy, Tesla (fondata da Elon Musk) e Square. Anche molte altre aziende e investitori istituzionali hanno investito in Bitcoin, come copertura dall’inflazione e potenziale riserva di valore.

 

Confronto fra BTC ed ETH

Bitcoin ed Ethereum sono due famose valute digitali decentralizzate che presentano alcune differenze significative. Bitcoin è una valuta digitale espressamente concepita per le transazioni peer-to-peer, anche se molti la utilizzano come investimento speculativo o come riserva di valore.

Ethereum, invece, è una piattaforma per la creazione di applicazioni decentralizzate e la distribuzione di smart contract.

Mentre Bitcoin utilizza un algoritmo di consenso Proof-of-Work per convalidare le transazioni, Ethereum è passata a un algoritmo proof-of-stake, durante un processo noto come Fusione di Ethereum. La Fusione aveva lo scopo di gettare le basi per migliorare l’efficienza energetica e la scalabilità di Ethereum. 

Rispetto a Bitcoin, Ethereum offre anche una gamma più estesa di strumenti e linguaggi di programmazione agli sviluppatori che desiderano creare applicazioni decentralizzate.

 

Mercati Bitcoin

Il mercato Bitcoin fa parte del mercato generale delle criptovalute, in cui le diverse criptovalute si contendono il predominio. Quello dei Bitcoin, che vantano la massima capitalizzazione di mercato fra tutte le criptovalute esistenti, è considerato il mercato standard delle criptovalute.

Il mercato Bitcoin può essere influenzato dal sentiment degli investitori, determinando tendenze di tipo Toro e Orso (bull and bear).

In questo mercato operano trader, investitori e istituzioni. Nel corso degli anni la partecipazione delle istituzioni ha continuato ad aumentare, incrementando l’importanza dei Bitcoin e delle altre criptovalute nei mercati finanziari. Oggi gli investitori possono speculare sul prezzo dei Bitcoin utilizzando derivati finanziari, come i contratti futures e gli altri derivati delle criptovalute.

Comprendere le tendenze e gli sviluppi dei mercati è essenziale per chiunque intenda dedicarsi agli investimenti o al trading delle criptovalute.